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I NOSTRI LAVORI 

TIPO DI INTERVENTO

Miglioramento sismico delle murature dell’edificio denominato “Villa la Palajuola” sito in località Fiesole (FI).

PROGETTISTA

Ing. Giovanni Cerretini  

L’INTERVENTO

Le murature perimetrali in pietra-mattoni dell’edificio sono state consolidate utilizzando tessuti in fibra di carbonio unidirezionale applicati con resine epossidiche bicomponenti e disposti in senso orizzontale, verticale e diagonale su ambo i lati e collegati con fiocchi in carbonio; mentre su quelle interne all’edificio si è applicata una rete bidirezionale in carbonio su ambo i lati mediante malte a base calce e collegate mediante l’inserimento di fiocchi in fibra di aramide inghisati con resine epossidiche.

TIPO DI INTERVENTO

Restauro, consolidamento e miglioramento sismico di un edificio sito in Mondovi (CN)

PROGETTISTA

Ing. Giuseppe Battaglia  

L’INTERVENTO

La vecchia villa costruita in muratura è stata oggetto dal nuovo proprietario di ristrutturazione per renderla più funzionale . Costruendo un nuovo garages interrato per il rimessaggio delle macchine, rendere più funzionali gli spazi interni e realizzare un miglioramento sismico di tutta la villa . Le fasi di lavoro si sono dapprima concentrate  nel consolidamento delle fondazioni sul lato a valle dove erano presenti dei cedimenti fondali dovuti principalmente,  ad una frana nelle vicinanze, utilizzando in nuovo sistema brevettato “MINIPALO GEO-SYSTEM”. Successivamente si è passati al consolidamento delle volte con tessuti in fibra di carbonio annegati in una matrice epossidica , ed al rinforzo delle murature con tessuti in fibra di basalto annegate in una matrice cementizia e per contrastare i momenti di taglio sulle murature si è utilizzato un nuovo connettore studiato e brevettato  appositamente nei laboratori di Edilsystem . 

TIPO DI INTERVENTO

Adeguamento e miglioramento sismico delle murature dell’ ex ospedale psichiatrico sito in località Girifalco (CZ), al fine dell’ampliamento.

PROGETTISTA

Ing. Michele Candela

 

L’INTERVENTO

Nella  parte esistente dell’edificio, realizzato completamente in muratura in pietra-mattoni, si è intervenuti sul consolidamento utilizzando tessuti  in fibra di acciaio galvanizzato unidirezionale, applicati con matrice base calce e disposti sia in senso orizzontale che in senso verticale in modo da formare una maglia reticolare.

I tessuti disposti verticalmente sono stati poi collegati alla fondazione esistente in CLS, con la tecnica del MINIPALO GEO-SYSTEM®  e angolari in acciaio.

TIPO DI INTERVENTO

Messa in sicurezza edificio produttivo , località Acquasanta Terme (AP), colpito dal sisma del 24  agosto 2016 , che ha interessato tutto il centro Italia.

PROGETTISTA

Arch. Lo Parco – ufficio tecnico comunale di Acquasanta Terme

 

L’INTERVENTO

L’edificio completamente in muratura è limitrofo ad una strada comunale ad intenso traffico veicolare, quindi si è posto il problema di intervenire, per la messa in sicurezza,  con sistemi che andassero a contrastare i cinematismi di collasso e che però  non  andassero ad ostruire sia gli spazzi pubblici e non andassero  a ridurre la carreggiata delle strade adiacenti.

La scelta della tipologia di intervento utilizzato ,ha tenuto conto in primo luogo la relativa rapidità di applicazione che ha permesso di risolvere una condizione di pericolo in brevissimo tempo ; in secondo luogo , ma non certo meno importante è la possibilità che questi interventi siano meno invasivi possibili. Quindi ci siamo indirizzati  su un sistema che utilizza morali in legno disposti sia verticalmente e sia orizzontalmente cerchiati da un sistema di funi in acciaio sia perimetrale che passante attraverso le murature esterne.

TIPO DI INTERVENTO

Impermeabilizzazione copertura Castello Orsini-Colonna  di Avezzano (AQ) con con il sistema “POLIUREA” data a spruzzo.

PROGETTISTA

Arch. S. Pepe dell’ ufficio tecnico comunale di Avezzano

 

L’INTERVENTO

Il castello Orsini-Colonna è un castello situato nel comune di Avezzano. Fu voluto nel 1490 da Gentile Virginio Orsiniche lo fece edificare attorno ai resti della distrutta torre di Gentile da Palearia, signore di Manoppello. Nel 1902 è stato dichiarato monumento nazionale.

Le devastazioni che furono causate dal terremoto del 1915 e i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale alterarono estremamente il raffinato aspetto del castello che, in seguito ad alcune ristrutturazioni avvenute negli anni Sessanta e a un’operazione di scavi realizzata nel 1970, è stato di recente ristrutturato con la creazione di una sala per i convegni e di un vano destinato a pinacoteca.

L’attuale manto di copertura è stato realizzato con in tessuto di guaina bituminosa che con il tempo si è andata deteriorando manifestando diverse infiltrazioni di acqua.

La scelta della tipologia di intervento utilizzato ,ha tenuto conto in primo luogo, rendere sempre agibile gli spazzi interni; per questo si è optato di utilizzare un sistema che evitasse la rimozione dell’attuale guaina bituminosa, che nonostante l’ammaloramento, dava una certa protezione ai locali sottostanti; quindi si è deciso di intervenire con il sistema POLIUREA, un sistema che utilizza una membrana elastomerica impermeabilizzante in poliurea pura bicomponente, estremamente elastica, ad indurimento istantaneo, data a spruzzo mediante macchina bi mixer ad alta pressione ed ad alta temperatura, appena la miscela viene spruzzata, tramite una pistola ad airless si solidifica nel giro di pochi secondi.

Ad avvenuto indurimento la membrana è caratterizzata da elevate prestazioni in termini di impermeabilità, tenacità, elasticità,resistenza agli urti e all’abrasione ed è calpestabile; successivamente la membrana è stata protetta con una vernice protettiva data a rullo.

TIPO DI INTERVENTO

Adeguamento sismico della torre piezometrica (serbatoio pensile) ubicata nel comune di mezzanino (PV)

PROGETTISTA

Ing. Claudio Braggio

 

L’INTERVENTO

L’intervento di adeguamento sismico eseguito sugli elementi in c.a. (travi e pilastri) aveva come scopo l’aumento della resistenza a taglio ed a flessione, nonché il miglioramento delle giunzioni dei nodi.

Per raggiungere tale risultato è stato eseguita la sabbiatura di tutto il cls, il ripristino con malte fibroarmate, l’applicazione di tessuti in carbonio, la rasatura con malte fine e la verniciatura poliuretanica protettiva.

 

Infine è stato rinforzato ed impermeabilizzato il serbatoio sommitale

TIPO DI INTERVENTO

Consolidamento e adeguamento sismico della palestra dell’ Opera Salesiana San Giovanni Bosco dell’Aquila (AQ).

PROGETTISTA

Ing. Daniele Parigi

 

L’INTERVENTO

Sull’edificio completamente in cemento armato si è provveduto al rinforzo delle travi utilizzando tessuti in fibra di carbonio unidirezionale sia a taglio che a flessione ed applicati con matrice epossidica, mentre sui pilastri si è applicata una calastrellatura realizzata con piatti in acciaio S275JR.

TIPO DI INTERVENTO

Consolidamento strutturale, adeguamento sismico, del Ponte di Via Nazionale sul Fiume Pò nel comune di Paesana (CN) 

PROGETTISTA

Ingegner Giuseppe Battaglia, dello Studio Associato di Ingegneria Battaglia – Mulattieri

 

L’INTERVENTO

Le opere di rinforzo si sono concentrate sulla struttura in cemento armato mediante la ricostruzione con malte ad alta resistenza di tutte le parti ammalorate, il placcaggio delle travi trasversali con elementi in acciaio Corten tipo B.

Rinforzo delle strutture longitudinali mediante lamelle e tessuti in fibra di carbonio. Collegamenti strutturali arco/impalcato mediante l’esecuzione di perfori e posa di tiranti in acciaio.

Irrigidimento dell’impalcato con tessuti in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza da 3300 g/mq formato da microtrefoli di acciaio ed incollato con resine epossidiche.

L’intervento di consolidamento eseguito, oltre a migliorare le resistenze della struttura ha permesso di ridurre  notevolmente le vibrazioni che si verificavano al passaggio dei mezzi pesanti.

Successivamente con quattro i camion posizionati sulla struttura, si è eseguito il collaudo con il risultato che il ponte  ha subito una “flessione” di soli 7 millimetri su tutta la lunghezza.

TIPO DI INTERVENTO

Lavori di somma urgenza per consolidamento e risanamento strutturale dei pilastri in c.a. gravemente ammalorati del ponte ad arco sulla strada Flaminia SR3 al KM 112+300 in loc. Spoleto (PG).

PROGETTISTA

Ing. Andrea Rapicetta

 

L’INTERVENTO

L’intervento di risanamento strutturale ha riguardato la demolizione di tutte le parti di cls fortemente danneggiate, la passivazione dei ferri di armatura in vista e la riprofilatura fino alla sezione originaria con malte fibroarmate ad altissima resistenza. Successivamente è stato eseguito il rinforzo strutturale mediante applicazione di tessuti in fibra di carbonio.

TIPO DI INTERVENTO

Adeguamento sismico della palestra dela “Scuola dell’infanzia primaria e secondaria” Ferruccio Ulivi loc. Poggio Moiano, Rieti (RI).

PROGETTISTA

Arch. Cicolani Lorenzo

 

L’INTERVENTO

Il risultato chiesto dal Comune era quello di migliorare simicamente la palestra adiacente alla scuola Ferruccio Ulivi anche a seguito delle continue scosse simiche presenti sulla zona.

L’intervento ha interessato sia la copertura e sia le pareti esterne.

La copertura realizzata con un solaio a SAP è stata consolidata nella parte intradossale di tutti i travetti del solaio utilizzando tessuti in fibra di carbonio del tipo unidirezionale annegati in matrice epossidica , mentre per la parte estradossale, si è realizzata una soletta in CLS di rinforzo armata con rete elettrosaldata collegata al solaio con connettori .

Per annullare , o almeno attutire gli effetti del sisma, si sono realizzati dei rinforzi con tubolari in acciaio posizionati nelle zone più sollecitate, collegati alla struttura con piastre e bulloni in acciaio.

TIPO DI INTERVENTO

Restauro e consolidamento dei solai in legno dell’edificio denominato “ Procuratue Vecchie” in Piazza San Marco a Venezia (VE) .

PROGETTISTA

Arch. Gretchem Harischfeger Alexsnder

STRUTTURISTA 

Venice Plan Ingegneria srl

Ing. Franco Forcellini

 

L’INTERVENTO

Le Procuratie sono imponenti edifici che sorgono a Venezia, nel Sestiere di San Marco, e che avvolgono su tre lati piazza San Marco. Prendono il nome dal fatto che vi alloggiavano i procuratori di San Marco. Sono distinte in tre ali che delimitano quasi interamente la parte della piazza antistante alla basilica di San Marco: le Procuratie Vecchie a nord, l'Ala Napoleonica a ovest e le Procuratie Nuove a sud. Le Procuratie Vecchie si estendono per 152 metri, dalla Torre dell'Orologio verso l'Ala Napoleonica, con un portico di 50 arcate, cui corrispondono le 100 finestre dei due piani superiori. Sebbene esse siano chiuse a tutto sesto, la leggerezza delle aperture ricorda lo stile veneto-bizantino delle prime procuratie, edificate nel XII secolo sotto il doge Sebastiano Ziani (visibili nel celebre dipinto di Gentile Bellini "La processione in Piazza San Marco") e destinate ad appartamenti per i procuratori "de citra", altissimi magistrati. Queste, danneggiate in parte dal fuoco all'inizio del XVI secolo, furono demolite e ricostruite nel periodo che va dal 1517 al 1538. Attualmente esse ospitano negozi al piano terra ed uffici ai piani superiori. Fino alla fine degli anni '80 del XX secolo, gran parte di esse è stata sede delle Assicurazioni Generali.

L’intervento di riqualificazione, esteso su circa 12.000,00 mq di solai lignei e che riguarda circa 700 travi in legno è tutt’ora in corso; i lavori interamente finanziati dalle ASSICURAZIONI GENERALI spa sono stati affidati interamente alla società SACAIM spa di Venezia .

La nostra società, Edilsystem srl , si è occupata, per conto della Soc. Sacaim spa, del consolidamento delle travi in legno ammalorate e del rinforzo con l’incremento delle portate degli impalcati lignei.

Molte testate delle travi in legno presentavano ammaloramenti dovuti in parte ai segni del tempo e in parte ad alcune infiltrazioni di acqua.

Queste sono state trattate, caso per caso, a seconda della necessità e del grado di ammaloramento; su alcune testate si è intervenuti con la ricostruzione della parte ammalorata con getti di betoncino epossidico ( una miscela di resine epossidiche e sabbie di quarzo di varia granulometria) armato con barre in fibra di vetro e/o acciaio inox.

In altri casi si è ricostruita la testata utilizzando la tecnica del legno lamellare realizzato in opera, ossia accoppiando tra loro tavole di legno in larice e/o abete C24 incollate con resina epossidica.

Per aumentare le portate dei solai si sono utilizzati di pannelli in OSB 4 e/o Plywood dello spessore di tre centimetri incollati con resine epossidiche ai vecchi tavolati, collegati alle travi portanti con viti della lunghezza di centimetri 14 , posizionate a distanza variabile, il tutto secondo le indicazioni progettuali.

TIPO DI INTERVENTO

Ripristino del sottopasso di via Torino dell’Autostrada A5 Torino-Quincinetto nel Comune di Beinasco, del sistema autostradale tangenziale di Torino della società ATIVA .

PROGETTISTA

Arch. Cicolani Lorenzo

 

L’INTERVENTO

Il lavoro previsto, di ripristino delle strutture in c.a. relative al Sottopasso di Via Torino presente al km 18+143,44 lungo la Tangenziale Sud di Torino in Comune di Beinasco, viene inserito in una serie di interventi di manutenzione straordinaria .

L’obiettivo è il consolidamento dei muri d’ala e delle spalle del sottopasso attuale, che si rende necessario a seguito della significativa situazione di dissesto statico e di ammaloramento delle strutture attuali, con il fine di eseguire degli interventi di ripristino statico e strutturale ritenuti più appropriati e meno invasivi.

 

I lavori di consolidamento si sono concentrati sulla stabilizzazione e sul ripristino dei muri d’ala del ponte realizzati in CLS a gravità senza armature , dove sono presenti importanti lesioni dovute alla spinta del terreno retrostante.

L’intervento progettato consiste nella cucitura delle lesioni con barre in ferro ad aderenza migliorata inserite in perfori eseguiti a semplice rotazione con carotatrici elettriche per non creare troppe vibrazioni, e successivamente iniettate con prodotto cementizi specifici.

Il calcestruzzo ammalorato, previa preventiva idrodemolizione per l’eliminazione di tutte le parti in fase di distacco , è stato ripristinato con malte cementizie fibrorinforzate.

Successivamente si è intervenuti posizionando dei tiranti, per il contenimento delle spalle realizzati con trefoli in acciaio armonico pre-tensionati, oltre a realizzare dei fori drenanti per favorire, all’interno del terreno posto dietro le spalle, la fuoriuscita dell’acqua in eccesso.

Inoltre, con disco al Widian montato su una taglia muri elettrica, sono stati realizzati dei giunti di dilatazione per agevolare i movimenti della struttura.

TIPO DI INTERVENTO

Consolidamento strutturale del Ponte di S. Pietro sul fiume Mera nel comune di Samolaco (SO) e fa parte della strada provinciale SP2 che unisce Novate e Mezzola.

PROGETTISTA

Ing. Ezio Giuriani

 

L’INTERVENTO

Il ponte è stato realizzato negli anni 30 sulla base del progetto ing. Barresi del 1929. La struttura in c.a. è formata da sette campate di 15.9 m di luce (Fig. 1) appoggiate su 6 pile in alveo di c.a. rivestite di pietra e spalle in c.a.

Durante il sopralluogo del 04/11/2016, sono stati riscontrati notevoli segni di degrado all’intradosso delle mensole Gerber.

Preoccupante è risultata la situazione della terza campata lato sinistro orografico, dato che il copriferro era stato in parte espulso dalla corrosione delle armature e le armature apparivano compromesse dalla corrosione stessa. Il progetto dell’intervento di rinforzo è stato redatto per un carico massimo costituito da tre assi da 13 t e un quarto asse da 6 t, che transita a velocità massima di 20 km/orari e su unica corsia. L’intervento di rinforzo è stato realizzato utilizzando tiranti tipo dywidag d. 32 mm. In prossimità degli appoggi i tiranti sono stati posati inclinati per sostenere le mensole Gerber, mentre in campata sono orizzontali e corrono lungo l’intradosso delle nervature. Per eseguire la messa in opera dei tiranti è stato necessario eseguire la perforazione della soletta in prossimità degli appoggi e successivamente metter in opera dei dispositivi di acciaio per la deviazione dei tiranti all’intradosso e sopra gli appoggi. Alcuni dispositivi sono stati fissati alla struttura esistente mediante spinotti d. 16 mm . I tiranti sono stati pretesi con azioni comprese tra 20 t e 35 t in modo da ottenere un sistema di post-tensione attivo. La messa in tensione è stata realizzata utilizzando dei martinetti cavi.

PROGETTO ORIGINALE DEL PONTE DEL 1934

TIPO DI INTERVENTO

Miglioramento sismico di un edificio di civile abitazione denominato “Palazzo Moscardi” a seguito del sisma del 6 aprile 2009 in Loc. L’Aquila (AQ)

PROGETTISTA

Ing. Roberto Arduini

 

L’INTERVENTO

L’intervento consiste nel placcaggio dei pilastri in cemento armato attraverso piatti metallici con la cosiddetta tecnica del “beton plaquè”, l’inserimento di travi HEA all’interno dei solai in laterocemento con la funzione di nuove rompitratta ed il rinforzo dei rampanti scale con tessuti in fibra di carbonio.

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